Presentato a Roma il nuovo film di Monica Bellucci

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Una prostituta alla «Bocca di Rosa» «Daniela, squillo di lusso che non sa resistere all’amore».

L’attrice senza veli sullo schermo: «Non sono ostile alla nudità».

Monica Bellucci è sempre la più bella e la più ammirata. Almeno a vedere quanto era affollata stamani la sala dell’anteprima romana di «Per sesso o per amore?», il film di Bertrand Blier che vede l’attrice italiana nei panni di una prostituta contesa tra Bernard Campan, nelle vesti di un impiegato, e Gèrard Depardieu, che interpreta un gangster.

Una commedia che debutterà nel nostro Paese il 3 febbraio dopo tre mesi di successo al botteghino francese, anche se, come ha tenuto a precisare la stessa primadonna della pellicola, «ogni mercato reagisce in modo diverso, per cui è impossibile fare previsioni». Il film verrà distribuito in 250 copie per tutta Italia e, come annunciato dallo stesso distributore e coproduttore Valerio De Paolis, «sarà presente anche in lingua originale nei cinema di ogni città».

Un film costruito sulla e per la Bellucci, come precisato da Blier in un’intervista, dove afferma che «non lo avrei fatto con un’altra. Non avrebbe avuto alcun senso. Il personaggio di Daniela – ha aggiunto il regista – esiste solo perchè un giorno sono andato a vedere il film di Gaspar Noè, ‘Irrèversible’, che ho adorato.

Monica mi ha colpito moltissimo. In tutta la storia del cinema non avevo mai visto una cosa del genere». L’accoppiata con Campan, nelle intenzioni di Blier, ha significato «mettere insieme una donna meravigliosa ed un uomo che è la quintessenza del francese medio». François-Campan, infatti, interpreta un cliente di Daniela-Bellucci, una squillo di lusso a Pigalle tentata tra una vita normale da lui propostale ed il mondo della notte, cui è legata attraverso la figura di Charly-Depardieu.

«Blier è un maestro che fa parte della tradizione francese -ha risposto Bellucci a quanti le hanno chiesto di raccontare quest’esperienza cinematografica- Il personaggio di Daniela da me interpretato è eclettico, dalle molte sfaccettature; non si tratta, infatti, di una prostituta sottomessa, ma che tiene le redini di tutte le situazioni, e questo nella realtà non esiste.

Per questo – ha continuato l’attrice – si tratta di un film teatrale, ma anche femminista, e cito a riguardo ‘Bocca di Rosa’ di De Andrè, che racconta di una donna dispensatrice di amore. Daniela non può resistere all’amore, quindi si tratta di un personaggio selvaggio. Mi sono molto divertita a girare questo film francese d’autore, e ne serberò sempre un buon ricordo, anche personale».

L’attrice, infatti, che in Francia è stata nominata Cavaliere, ha alternato le riprese della pellicola all’allattamento di sua figlia, e questo spiega la particolare rotondità delle forme mostrate nei frequenti nudi del film. «Il pudore non ha niente a che fare con la nudità -ha commentato Bellucci- A mio parere tutto è possibile finchè si rispetta se stessi. Non sono contro la nudità, ed è normale per chi, come me, viene dal mondo della moda, ma sono ostile alla sua gratuità. Il corpo – ha sottolineato Bellucci – è per l’attore un oggetto di lavoro, in questo film un oggetto d’amore. Per spogliarti al cinema devi essere a tuo agio, e questo mi è accaduto con Blier, da cui mi sono sentita protetta ed amata».

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