Fiorella Mannoia e il “baby” fidanzato

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Non sarà arrivata prima al Festival di Sanremo con il brano “Che sia benedetta”, ma si è aggiudicata la vittoria in amore.

Prima di salire sul palco dell’Ariston, Fiorella Mannoia si è messa a nudo.

Da anticonformista come è, con il suo ardore politico e il coraggio di dire sempre quello che pensa, non ha avuto paura di confessarsi: “Sono innamorata di un uomo più giovane”.

Da ben 10 anni la cantante romana ha un nuovo compagno che ha gelosamente protetto da voci indiscrete.

E infatti sulla sua vita privata nessun gossip era mai arrivato, almeno fin ora e cioè quando ha sentito il bisogno di rivelare una passione che la rende felice da molto tempo.

Il suo nome è Carlo Di Francesco, non è un uomo qualunque ma il suo produttore e arrangiatore nella sua band, nonché professore di canto nel programma “Amici”.

L’annuncio della loro relazione ha sorpreso tutti, soprattutto per la grande differenza di età: sono 26 gli anni che li separano.

Lei ha 62 anni (classe 1954), lui 36 (1980). Eppure resistono, al di là delle distanze anagrafiche. Un connubio solido, all’insegna della leggerezza. «Lui c’è ancora. Siamo aperti, non chiusi.

Per questo forse non ci stanchiamo. Ognuno è libero di aderire alle proprie passioni. Non sei mai solo e infelice, quando ne hai», confessa l’artista che quest’anno festeggia i 30 anni dall’uscita di “Quello che le donne non dicono”. «Gli uomini con cui sono stata non mi hanno mai fatta sentire così tanto bella.

Forse da dieci anni a questa parte ho un fidanzato che me lo ricorda», ha dichiarato la Mannoia parlando della sua dolce metà. «Quando guardo le foto di qualche anno fa continuo a dire: ‘Non ero mica così male!», ha aggiunto Fiorella.

E oggi? «Quando allo specchio noto qualche parte calante ci resto male ma poi mi riprendo: hai 62 anni, che altro cerchi? Puoi permetterti ancora di andare scollata e a braccia scoperte». E infatti sembra proprio non accusare il tempo che passa, anzi. Mai come oggi è più in forma che mai. Una bellezza eterea. Matura e consapevole di quanto la testa e il cuore siano fondamentali per fare andare avanti un rapporto, a prescindere dalle lenzuola. «Se il desiderio cambia dopo i 60 anni? Le forze non sono più le stesse. Ma l’importante è non straziarsene. Giocare sempre.

La vecchiaia è faccenda di corpo, di muscoli. Per il resto è un’invenzione. La vecchiaia non esiste», aggiunge la seconda classificata al Festival di Sanremo 2017 che a quanto pare non soffre più per la mancanza di un figlio: «C’è questo stereotipo per cui la donna per forza deve fare figli, altrimenti è donna a metà: non l’ho mai accettato – dichiarava un po’ di tempo fa – C’è chi non ha istinto materno, altre che possono sentirsi madri nella vita anche non essendolo. Io non ho avuto figli. C’è stato un periodo in cui li avrei voluti e non sono arrivati, ma oggi non mi mancano. Per averli non ho fatto percorsi alternativi: sono dolorosi». E intanto con il suo coach di “Amici” si prepara a sistemare il nuovo nido d’amore. Convivono e recentemente sono stati paparazzati insieme, intenti a comprare degli accessori per la loro casa. Per tanto tempo si sono amati, lontano dai riflettori, e ora sembra proprio che tutta l’attenzione che i media stanno riservando alla loro relazione abbia infastidito il bello, giovane e tenebroso professore.

Schiaffi di gioventù

Da giovane prendeva le botte al posto di Monica Vitti. Il primo lavoro della Mannoia è al cinema come stuntgirl. Figlia del cascatore siciliano Luigi Mannoia. E’ lei la controfigura di Lucia Mannucci e Monica Vitti. «Ho persino schivato le finte botte di Alberto Sordi in ‘Amore mio aiutami’ nella famosa scena delle dune, quando lui le grida: “Di’ che lo ami” e lei: “Sì che lo amo”. Quella che prendeva gli schiaffoni ero io e avevo solo 16 anni. Ho fatto questo strano mestiere che mi divertiva molto», confessa la cantante.

Lui chi è?

Originario di Avezzano, ha praticato rugby a livello agonistico per molto tempo. Carlo Di Francesco, sembra anche più giovane della sua età, ma ha una carriera già consolidata alle spalle. Coltiva fin da piccolo l’amore per le note grazie a suo papà, appassionato di diversi generi musicali. Inizia a suonare la chitarra a 13 anni per poi passare alle percussioni. Un viaggio a L’Avana gli fa scegliere di fermarsi a studiare all’ISA dove si diploma e si specializza in percussioni afro-cubane. A 19 anni rientra in Italia e da subito viene ingaggiato nelle tournee di artisti come Ornella Vanoni, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato e Alex Britti. Da sette anni ha intrapreso la carriera di produttore. Produce tutti i lavori di Fiorella Mannoia. E, sempre come produttore, sta lavorando al nuovo disco di Loredana Berté.

Combattente

“Tutti combattiamo. Per un’idea, un amore, un’ingiustizia, un traguardo…in generale per il diritto ad essere felici” dichiara Fiorella Mannoia , sempre in prima linea contro ogni forma di prepotenza sociale e iniquità politica. Come una vera ‘Combattente’, che è anche il titolo del suo ultimo album di inediti uscito nel novembre 2016. Molte le “firme” illustri che hanno collaborato a questa realizzazione come Ivano Fossati, Giuliano Sangiorgi, Cheope, Fabrizio Moro e Amara.

Uno, due, tre Fiorella

Fiorella Mannoia sarà la protagonista di «Uno, due, tre Fiorella», due serate evento su Raiuno dedicate alla grande musica. Accanto all’artista, arrivata seconda allo scorso Festival di Sanremo con il brano «Che sia benedetta», saliranno sul palco tanti ospiti e star. L’appuntamento è per venerdì 31 marzo e venerdì 7 aprile alle 21.25.

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