Katia Ricciarelli, dagli acuti alle nomination

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Katia Ricciarelli, all’anagrafe Catiuscia Maria Stella Ricciarelli (Rovigo, 16 gennaio1946), è un soprano, attrice e personaggio televisivo italiano.

Biografia

Nata in una famiglia non agiata, la madre, abbandonata dal marito arruolatosi come volontario nella campagna di Russia, fu costretta a crescere da sola le tre figlie. Katia, ultimogenita, avuta dalla relazione con un altro uomo conosciuto durante un soggiorno lavorativo in Germania, dimostrò sin dall’adolescenza un forte interesse per il canto, svolgendo nel frattempo diversi lavori per sostenersi, tra cui l’operaia in una fabbrica di mangiadischi.

Carriera

Ha studiato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, debuttando a Mantova nel 1969 con La bohème e apparendo l’anno successivo al Regio di Parma ne Il trovatore. È salita alla ribalta nel 1971 dopo aver vinto il Concorso Internazionale Voci Verdiane della Rai eseguendo un’aria da Il corsaro. Si è esibita nei maggiori teatri del mondo: Lyric Opera di Chicago (1972), Teatro alla Scala (1973), Royal Opera House di Londra (1974), Metropolitan Opera (1975), spaziando tra le opere di Puccini, Verdi, Rossini, Donizetti e altri, e raggiungendo livelli di particolare eccellenza nella seconda metà degli anni ’70 (Anna Bolena, Parma 1977; Tancredi, New York 1978). Negli anni ottanta, iniziò una collaborazione decennale col Rossini Opera Festival di Pesaro cogliendo successi notevoli nel repertorio belcantista: Rossini principalmente (Semiramide, Elena ne La donna del lago, Bianca in Bianca e Falliero a fianco di Marilyn Horne, Ninetta ne La gazza ladra, Madama Cortese nella storica prima ripresa assoluta de Il viaggio a Reims sotto la direzione di Abbado), ma anche Donizetti (si ricorda soprattutto Lucrezia Borgia a Bologna nel 1984). Sempre negli anni ottanta iniziò a manifestarsi un certo declino vocale, causa di alcuni insuccessi, soprattutto in ruoli troppo spinti per le sue caratteristiche vocali.

Nel 1983 cantò Aida alla Royal Opera House di Londra, forte dell’incisione di due anni prima e dell’irrobustimento della voce, ma fu fischiata a causa della difficoltà negli acuti estremi; tre anni dopo debuttò in modo non felice a Trieste con Norma. Inoltre è nota la performance alla Scala del maggio 1989 in Luisa Miller, quando fu aspramente contestata; alla fine dell’opera uscì sul palcoscenico infuriata, inveendo contro gli spettatori. Nel 1994, per i venticinque anni di carriera, è stata insignita del titolo di Kammersängerin a Vienna e di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Nel 1999 in occasione del 30º anniversario di carriera ha debuttato in Fedora. Negli anni 2000 ha sfoltito la carriera operistica, limitando la sua attività al Politeama Greco di Lecce, di cui è stata direttrice artistica e dove ha debuttato in nuove opere: Werther (2001), Le convenienze ed inconvenienze teatrali (2002), Rinaldo (2003). Ha ricoperto la carica di direttore artistico dello Sferisterio di Macerata dal 2003 al 2005. Nello stesso periodo ha affiancato all’attività musicale la nuova carriera di attrice, inizialmente in film TV e fiction, successivamente in film d’autore ricoprendo anche ruoli da protagonista, come ne La seconda notte di nozze di Pupi Avati, la cui interpretazione le è valso il Nastro d’Argento. Si è dedicata inoltre al musical, interpretando Caruso (2002) e Gloriosa (2008).

Vita privata

Dopo una lunga relazione col tenore José Carreras, durata 13 anni, il 18 gennaio 1986 ha sposato il presentatore televisivo Pippo Baudo; la coppia si separerà nel 2004 per poi divorziare tre anni dopo.

Vocalità e personalità interpretativa

Dotata di una voce di timbro etereo, morbida e luminosa, di una spiccata musicalità e di senso del fraseggio, è celebre per i filati, le smorzature e i pianissimi, ma la mancanza di un’autentica tecnica virtuosistica e la mai completa padronanza tecnica del registro acuto a voce piena hanno destato alcune riserve, oltre ad aver causato un declino vocale relativamente precoce.

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