Denise Pipitone, la ragazza di Scalea farà il test del DNA
Si trovava a Scalea perché era andata a trovare un’amica. Stiamo parlando della ragazza romena segnalata ai carabinieri della cittadina dell’alto tirreno cosentino, che per i tratti somatici e per la cicatrice sul volto ha fatto pensare ad alcuni commercianti del posto potesse essere Denise Pipitone.
La segnalazione, lo ricordiamo, è stato fatta ieri e la ragazza è balzata subito al centro dell’attenzione mediatica. Un allarme però subito rientrato in giornata perché la giovane una volta identificata è stata portata nella locale caserma dei carabinieri. La giovane, che si chiama Denisa e vive a Cosenza, ai militari ha fornito i nomi dei genitori e altre informazioni utili a ricostruire il proprio passato.
La 19enne si è detta anche disponibile ad effettuare tutte le analisi del caso, qualora le venisse chiesto di farlo. Con gli elementi raccolti, i carabinieri hanno redatto un’informativa che hanno inviato alla Procura della Repubblica di Marsala. Spetta ai magistrati siciliani, che recentemente hanno riaperto le indagini sul caso, a dover decidere come procedere e se fare effettuare una comparazione del Dna, l’unico esame che può dare una risposta definitiva. Ma la smentita è arrivata direttamente dalla diretta interessata Intervistata alla troupe di Pomeriggio 5 durante una intervista che ha confermato di non essere Denise Pipitone: “Sono sicura – ha dichiarato – .
Ho avuto anche io problemi familiari e spesso difficoltà a trovare una casa, ma non so perché dicono che sia io Denise Pipitone, questa cosa mi ha scioccato. Ho vissuto in Romania con i miei nonni fino a 7 anni – prosegue -e poi sono venuta in Italia. So chi è Piera Maggio e dico a lei di non perdere la speranza, io sono un falso allarme ma potrebbero esserci altre segnalazioni e lei potrebbe ritrovare sua figlia, perché una mamma non può mai accettare la perdita di un figlio.
Test del DNA? Non ho nessun problema a farlo ma è una perdita di tempo, perché sono sicura di non essere Denise Pipitone”. Sulla cicatrice sul sopracciglio sinistro, la ragazza spiega che si tratta di “una cicatrice che mi sono fatta a due anni cadendo da un cavallo“. Ad ogni modo, come previsto in questi casi è stata inviata l’informativa alla Procura di Marsala che dovrà decidere se procedere con il test del dna, unico esame attendibile e definitivo.