“JIMI: ALL IS BY MY SIDE” di John Ridley al BIOGRAFILM FESTIVAL

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Il giornalista Osvaldo Contenti

Il direttore artistico Andrea Romeo, prima della proiezione per la stampa del bellissimo film biografico “JIMI: ALL IS BY MY SIDE” di John Ridley, dedicato all’icona del rock Jimi Hendrix, ha illustrato con dovizia di particolari il ricco cartellone della decima edizione del BIOGRAFILM FESTIVAL, che si svolgerà a Bologna dal 6 al 16 giugno 2014.

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del cinema a tema biografico, che col passare degli anni, da pubblico di nicchia, ha visto crescere le proprie schiere in maniera esponenziale, proprio grazie alla qualità delle produzioni cinematografiche veicolate dalla rassegna bolognese.

Una vetrina che quest’anno avrà come fiore all’occhiello l’anteprima mondiale del film “L’Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart”, scritto e diretto da Helmut Failoni e Francesco Merlini, prodotto da Ilaria Malagutti per Mammut Film, che sarà proiettato sabato 7 giugno, alle ore 21, presso il Cinema Arlecchino di Bologna.

Ma oltre alle stelle di Hendrix e Abbado, il Biografilm Festival offrirà, tra i moltissimi altri, anche la visione di: “ALPHABET” di Erwin Wagwnhofer, “THE FALLEN BODY” di Davide Pepe, “THE GREAT MUSEUM” di Johannes Holzhausen, “NATIONAL GALLERY” di Frederick Wiseman, “THE NEW RUKSMUSEUM” di Oeke Hoogendijk e decine di altri film, la cui lista completa è consultabile nel Sito Ufficiale: www.biografilm.it.

Tornando invece al capolavoro di John Ridley, il regista unisce al rigore biografico una sapiente lettura introspettiva della rockstar di “All Along The Watchtower”, scavando a fondo più nella persona che nel personaggio pubblico, svelandoci una personalità troppo spesso in balia delle altrui aspettative, con una scioccante ingenuità di fondo, che purtroppo pagherà a caro prezzo con la facile assunzione di una quantità industriale di stupefacenti. Il più grande chitarrista di tutti i tempi, insomma, sembra dirci il film, probabilmente sarebbe ancora tra noi se la sua fragile personalità non si fosse scontrata con degli individui a dir poco troppo fatalisti e avventati, che portarono l’artista di Seattle all’ultima, fatale overdose.

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